Lorenzo Aldegheri

LORENZO
Aldegheri

Psicologo

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Sono il dott. Lorenzo Aldegheri

Psicologo iscritto all’Albo degli Psicologi del Veneto, con numero 10069.

Svolgo percorsi psicologici sia con adulti che con adolescenti, ricevo su appuntamento sia a Verona, a San Michele Extra e San Bonifacio, che a Vicenza, a Montecchio Maggiore.

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Sarò felice di rispondere a qualsiasi domanda tu possa avere. Ad alcune potrei aver già risposto qui su questa pagina.

Mettiamoci in contatto:
Telefono:  346 324 1854
Email:  lorenzoaldegheri@yahoo.it

Se vuoi conoscermi meglio e farti un'idea di come lavoro, ti segnalo che curo una videorubrica sulla psicologia dal nome “Psicocaffè”, la puoi trovare su Youtube.

Dove puoi trovarmi:

A Verona

Mappa per Via Marmolada 37a, Verona
Via Marmolada 37a,
San Michele Extra
(Verona)
La facciata dello studio in Via Marmolada 37a
Mappa per Via F. lli Mazzotto, 13, San Bonifacio
Via F. lli Mazzotto 13,
San Bonifacio
(Verona)
La facciata dello studio in Via F. lli Mazzotto 13

A Vicenza

Mappa per Via Largo Boschetti 29, Vicenza
Via Largo Boschetti 29,
Montecchio Maggiore
(Vicenza)
La facciata dello studio in Via Largo Boschetti 29

Come posso aiutarti?

Come capire se si ha bisogno di uno psicologo?

Innanzitutto, credo sia opportuno specificare che tipo di figura realmente sia lo psicologo, spesso infatti viene unicamente associato ai gravi disturbi psichici, ma sarebbe una visione riduttiva del suo raggio d’azione, basti pensare che lo psicologo opera pure con chi sta già bene e vuole solo migliorare alcuni aspetti della propria vita. Il suo spettro d'azione è in realtà piuttosto vasto e va a toccare tutte quelle problematiche che in forma più o meno grave compromettono il nostro benessere. Bene, a questo punto abbiamo sfatato il vecchio (ma duro a morire) pregiudizio che lo psicologo lavori solo con chi abbia del tutto smarrito il proprio lume della ragione, ma non siamo ancora arrivati al nocciolo del quesito, ovvero: varrà o meno la pena che io mi rivolga ad un professionista per il mio problema? Mi permetto a questo punto, per aiutarti nella risposta, nel suggerirti una nuova riflessione ad essa affine: cosa accadrà alla mia vita se non riuscirò a risolvere questo stato di sofferenza? Prova a prenderti un momento e rispondi a queste domande: se non risolverò questa situazione, come cambierà la mia vita da qui a 6 mesi? E da qui ad un anno? Quanto mi sta costando questo problema in termini di stress, di buon riposo, di concentrazione e di rendimento nel lavoro o nello studio? Quanto incide nella qualità delle mie relazioni personali? E nei miei obiettivi a lungo termine?

Perché dovrei chiedere aiuto? Io preferisco, anzi devo, farcela da solo

Talvolta purtroppo la richiesta di un aiuto psicologico è vista come un segno di debolezza o di disvalore personale, ma è realmente così? Siamo sicuri che riconoscere un proprio limite od una propria difficoltà ci renda veramente deboli od in qualche modo inferiori? Pensate che nell’antichità il filosofo Socrate fu decretato come la persona più saggia al mondo, tale nomina gli fu conferita a seguito di un’espressione da lui proferita rimasta tutt’oggi storica: “io so di non sapere”, espressione che racchiudeva umilmente la piena consapevolezza dei propri limiti.

Quante volte ci è capitato di sentire: “nel dare buoni consigli agli altri sono un drago ma nel momento in cui devo pensare a me stesso il discorso cambia completamente”, spesso magari in riferimento a consigli in campo sentimentale? Questo perché le difficoltà sono come un labirinto: se lo vediamo dall’alto il labirinto ci appare piuttosto semplice, riusciamo subito infatti ad avere un ottimo quadro sia dei percorsi sbagliati sia della via che ci porterà all’uscita (pensiamo ad esempio a quelli delle settimana enigmistica), ma qualora ci ritrovassimo fisicamente in un vero labirinto il discorso cambierebbe ed ecco quindi che tutto ciò che riusciremmo a vedere sarebbe solo una piccola porzione del corridoio in cui ci ritroviamo. Con una visione così parziale finiremmo col ricadere facilmente negli stessi percorsi, girando continuamente in tondo anziché verso l’uscita. L’aiuto quindi di una persona esterna, la quale possa osservare il nostro labirinto dall’alto, può così aiutarci a ritrovare con maggior facilità il percorso ricercato.

In ultimo pensate, che gli stessi psicologi, “esperti di labirinti” di professione, nel momento in cui si trovano all’interno di uno di questi non esitano a cercare l’aiuto di un collega, tanto è difficile orientarsi da soli al loro interno.

Ok, poniamo anche che sia disposto a farmi aiutare, lo psicologo è realmente necessario? perché non posso semplicemente affidarmi all’aiuto dei miei amici e parenti?

Amici e familiari sono una risorsa preziosissima, il poter contare su una buona rete relazionale è qualcosa di inestimabile e talvolta pure sufficiente per superare determinate difficoltà o dispiaceri. Ma nel caso in cui ciò non fosse sufficiente potrebbe essere vantaggioso considerare anche un aiuto professionale. Tieni inoltre conto che amici e parenti sono parte integrante della tua vita e ciò può tradursi in molteplici ostacoli, quali: imbarazzi, conflitti di interesse e comprensibili difficoltà nel valutare le cose in un modo distaccato ed oggettivo proprio perché a te coinvolti. Inoltre lo psicologo, per sua stessa formazione professionale, è un esperto di sofferenza, un esperto di tutte quelle “trappole mentali” in cui possiamo cadere vittima e che precludono la nostra serenità.

Ma lo psicologo è una sorta di guru?

Lo psicologo non è il guru che dal suo cucuzzolo detta l’illuminata via per la felicità, lo vedrei più semplicemente come il tuo compagno di canoa, con te che remi da una parte e lui che rema dall’altra affinché l’imbarcazione possa proseguire dritta verso l’obiettivo insieme stabilito. La seduta psicologica è l’incontro di due professionisti, dove da una parte abbiamo lo psicologo: l’esperto delle emozioni e delle “trappole mentali” che precludono il nostro benessere, dall’altro te: il massimo esperto di te stesso, colui che meglio di chiunque altro può comunicare cosa senti, cosa provi, chi sei e soprattutto cosa desideri. Unite quindi assieme queste due competenze si delineerà il percorso migliore per il raggiungimento assieme (un colpo di remo alla volta) del tuo personalissimo benessere.

Quanto costa e quanto dura andare dallo psicologo?

Il tariffario varia molto da professionista a professionista e può cambiare sensibilmente anche a seconda dell’area geografica in cui ci troviamo, ad ogni modo un range puramente indicativo si potrebbe attestare fra i 50 e gli 80 euro a seduta. Una singola seduta generalmente dura tra i 50 e i 60 minuti, ma vi sono colleghi che lavorano anche su incontri di 90 minuti. Molti professionisti lavorano con cadenza settimanale (una seduta a settimana) ma anche in questo caso si possono incontrare diversi approcci di intervento.

Per quanto riguarda la durata complessiva del percorso il quesito non è di semplice risposta, anche in questo caso vige una certa variabilità, la quale è dettata da innumerevoli fattori, dettati dal fatto che ogni singolo percorso rappresenta un intero mondo a sé stante. Generalmente si va da un minimo di alcuni mesi a salire; ma ciò non toglie che tale aspetto potrà essere discusso e stimato col proprio psicologo di in mano in mano che l’intervento prosegue.